Cagliari e i suoi quartieri storici

Quattro i quartieri storici di Cagliari: Castello, Stampace, Marina e Villanova

Quartiere Castello: il tempo e la memoria
Il quartiere Castello “Castéddu ‘e susu”  in sardo, simbolo di Cagliari è il principale dei quattro quartieri storici della città e sorge su un colle calcareo, a circa cento metri sul livello del mare.
Fondato nel XIII secolo dai Pisani che lo fortificarono e lo dotarono di mura, e bastioni
Al quartiere si accede attraverso le antiche porte medievali aperte nelle mura che ancora cingono gran parte del perimetro del Castello, isolandolo dal resto della città.

Immagini del quartiere

Quartiere Stampace: l’anima popolare della città
Probabilmente è il più antico dei quattro quartieri storici di Cagliari. Fino a non molti anni fa risiedeva l’anima più vera del popolo cagliaritano, quella delle corporazioni artigianali (falegnami, ciabattini, carpentieri, fabbri) e che oggi conserva i culti e le tradizioni più sentite. Un quartiere semplice, memore di antiche botteghe e privo di palazzi monumentali o di grandi costruzioni civili
L’ origine del nome secondo alcuni studiosi, deriva dalla frase latina “sta in pace”. Questa esclamazione veniva espressa dai boia aragonesi quando gettavano giù dal Bastione Santa Croce, quelle persone (sardi) che si erano intrattenute (senza il permesso) dentro i confini del castello dopo la chiusura delle porte.

Immagini del quartiere

Quartiere Marina: il respiro del mare
Le sue  origini si fanno risalire al periodo punico, (V secolo avanti Cristo) quando il porto, approdo fenicio davanti alla laguna di Santa Gilla, fu lentamente abbandonato a favore del sito prospiciente la collina di Castello.
Il quartiere fondato dai pisani nel tredicesimo secolo era destinato a ospitare le abitazioni dei lavoratori portuali, dei doganieri, dei pescatori e dei popolani di Cagliari.
Ha sempre rappresentato la porta d’accesso da e verso il mare, per il collegamento diretto con il porto e con il quartiere di Castello, di cui costituiva l’appendice più importante.
Fu chiamato “Bagnaria” dai  i catalani  di Banayre che vi si trasferirono  non trovando posto dentro il Castello e in quello aragonese “La Pola” dal nome della macchina di sollevamento e carico delle merci, detta “la Leppula” (utilizzata da una comunità mercantile) e  prendere il nome attuale  di“Marina” solo nel XVI secolo con gli spagnoli

Immagini del quartiere

Quartiere Villanova: l’antico borgo rurale
Biddanoa” in sardo, come recita il nome, significa città nuova, quindi è il più giovane dei quartieri storici cagliaritani,
Molto probabilmente ebbe origine tra il 1263 e il 1288, dagli insediamenti sparsi legati alla coltivazione dei campi ai piedi del  lato orientale del Castello.
E’ anche probabile che, come Stampace,  sia stato  fortificato  dopo il 1292  con le stesse modalità.
La cinta muraria, intorno al quartiere, era interrotta da tre porte d’accesso:
Porta Villanova o dei Calderai, situata all’inizio della via Sulis  s’Arrughixedda”
Porta Romero  in corrispondenza dell’attuale portico Romero
Porta delle Capanne o Cavagna , situata all’incrocio della via S.Giovanni con la via S.Giacomo in corrispondenza della piccola chiesa di S.Cesello e costituiva l’accesso alla pianura di La Vega e alla strada che portava a S’avanzada e  alla torre di San Pancrazio.

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